Col reddito di cittadinanza basta padri separati italiani che dormono in macchina!

All’inizio di ottobre 2018 il governo affronta la questione del “reddito di cittadinanza”, un’idea cui il Movimento 5 Stelle deve una parte molto consistente della propria fortuna elettorale.
Sparite le necessità elettorali, pare che questa misura prenderà grosso modo la forma di una tessera annonaria o dei food stamp americani che negli USA spettano al 20% della popolazione.
Di Maio ha fatto sapere che i fondi della tessera non saranno utilizzabili per l’acquisto di generi immorali e che dunque non saranno utilizzabili per l’acquisto di Tavernello, Gaiosello e altre immoralità dello stesso genere.
L’inverno si avvicina, e i padri separati italiani che dormono in macchina dovranno quindi trovare un altro modo per scaldarsi.
Tra l’altro esiste anche un altro problema: i fondi del reddito di cittadinanza potranno essere accumulati così da consentire l’acquisto di una macchina per dormirci dentro anche ai padri separati che ne fossero sprovvisti? Perché uno dei problemi che ha infuocato la campagna elettorale era proprio questo: ci sono padri separati italiani che dormono in macchina, e noi paghiamo le schede telefoniche agli immigrati.
Nonostante la buona volontà del governo, rischia di crearsi una situazione in cui col reddito di cittadinanza i padri separati italiani continueranno a dormire in macchina (sempre che ce l’abbiano) e gli immigrati a comprare tutte le schede telefoniche che vogliono perpetuando un’ingiustizia bella e buona.
Una soluzione potrebbe essere quella di considerare immorali le schede telefoniche.
Inutile pensare che in Italia qualcuno consideri immorale dormire in macchina: arrivare a concepire qualcosa del genere è da persone serie e l’elettorato italiano ha dato amplissima e pluridecennale prova di non avere nulla a che fare con la serietà.

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