Pisa in prima fila nella lotta contro il degrado

Una di Cascina che si fa chiamare Susanna Ceccardi dice di aver tirato la volata al partito responsabile della pensata qui sopra: a Pisa hanno vietato tutto.
Le amministrazioni sono sempre lì che frignano perché non ci sono abbastanza uomini armati per le strade ma le cose più gravi di cui devono in concreto occuparsi sono gli studenti che si divertono a bere e a mangiare. Se fai quello che la goliardia pisana ha fatto per decenni arrivano quelli della polizia locale, ti tolgono il panino e la birretta e ti tolgono di tasca anche cento euro.
Non che siano i primi a pensarci.
Ci aveva pensato il vecchio PCI di cui la Ceccardi dice di aver copiato i metodi.
Nel 1977 il sindaco di Bologna Renato Zangheri e la questura proibirono di sedersi sui gradini di San Petronio, per motivi d’ordine pubblico. Era così, in quegli anni. A qualcuno della nomenklatura veniva in mente una stronzata da due lire, e subito le veniva conferita l’aureola di Editto Per Il Buongoverno.
Non che abbiano smesso, appunto. Nell’occasione però, qualche bolognese non incazzato, non precario, non studente, non autonomo, non giovane cominciò a sospettare che forse Zangheri cominciava ad entrare nel buio di una astiosa senilità kremlinica, ed il divieto anti studente durò lo spazio di un mattino.
Altri e ben più reattivi tempi rispetto al marciume di oggi, in cui tutti si fanno andare bene sempre tutto e se insisti c’è qualcuno pronto a denunciarti a mezzo internet in nome del bene comune.
Ah, ovvio che i cento euro in nome del bene comune ce li metti tu, non certo il povero stronzo fancazzista che ha preso il telefonino e ti ha messo nella merda pigiando due bottoncini.
Ma era davvero divertente perché le cose funzionavano più o meno come oggi. Nel caso bolognese, se da compagno voglioso di partecipare indirizzavi all’Unità le tue rimostranze di cittadino perplesso non succedeva un bel nulla. Se invece come maresciallo in pensione le esternavi al Resto del Carlino apriti cielo, da Palazzo d’Accursio intervenivano in sei secondi proibendo questo, codesto e quello con assoluto sprezzo del ridicolo.
Ah, l’ansioso PCI.
Non è stata sofferta la strada per arrivare a Matteo Renzi.
Solo lunga.

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